Il sito ufficiale di TELT è cambiato: da agosto 2022 telt-sas.com passa a telt.eu. Se riscontri problemi o hai bisogno di supporto scrivici. Ci scusiamo per possibili disguidi.

Il cantiere unico

230629_LaPraz_Descenderie©Caroline-MOUREAUX_scaled_C2940_HD
230629_LaPraz_Descenderie©Caroline-MOUREAUX_scaled_C2940_HD

La costruzione dell’opera è organizzata in 12 cantieri operativi tra Italia e Francia

Lavori in sotterraneo

Per realizzare i 57,5 km del tunnel di base del Moncenisio si scava nelle Alpi tra Francia e Italia da diversi punti di accesso garantiti dalle discenderie realizzate precedentemente. I lavori in sotterraneo utilizzano il metodo meccanizzato, cioè delle grandi frese (TBM), o il cosiddetto metodo tradizionale, cioè esplosivo o martellone pneumatico, nei punti geologicamente più delicati.

I lavori all’aperto

Oltre al tunnel di base, TELT deve realizzare anche la connessione con le nuove stazioni internazionali a Susa e Saint-Jean-de-Maurienne, e l’interconnessione con la linea esistente. Per questo sono previsti una serie di cantieri all’aperto in Val di Susa e in Val Maurienne.

La valorizzazione dei materiali di scavo

Una parte dei materiali estratti durante i lavori è destinata a dei siti di valorizzazione dove viene trasformata per essere riutilizzata nei manufatti della galleria, come conci e rilevati ferroviari. La quota di roccia, che per le sue caratteristiche meccaniche e chimiche non può essere riciclata nei lavori, viene utilizzata per riambientalizzazioni e rinaturalizzazioni di siti individuati sul territorio.

Avanzamento totale dei lavori: settembre 2024

38 km di gallerie realizzate
Scavi e costruzioni 23.2%
Il tunnel di base

I cantieri per la realizzazione del tunnel di base della Torino-Lione sono attivi nei due Paesi. Il tunnel di base, l’opera principale della sezione transfrontaliera, è un’infrastruttura complessa, composta da 2 canne parallele da 57,5 Km, destinate a ospitare i binari per il passaggio di treni merci e passeggeri, 204 by-pass di sicurezza e 4 discenderie.

Oltre ai lavori in sotterraneo, TELT gestisce e coordina i cantieri all’aperto, lato Italia e lato Francia, che garantiscono le connessioni con le rispettive linee nazionali attraverso le nuove stazioni internazionali.

I cantieri sono monitorati 24/24 attraverso centraline interne ed esterne con rilevazioni su 135 parametri ambientali (acqua, polveri, amianto, radon…), eseguite sotto la supervisione degli enti di controllo nazionali, per garantire la qualità del territorio e la salute di lavoratori e cittadini.

Le discenderie

Le discenderie sono tre sul versante francese – Villarodin-Bourget /Modane, La Praz e Saint-Martin-La-Porte – e una su quello italiano, a Chiomonte; in totale rappresentano circa 18 Km di gallerie funzionali sia per la costruzione e la manutenzione del tunnel di base sia come uscita di sicurezza.

Più in particolare le discenderie hanno rappresentato 4 fronti di indagine differenti e necessari a valutare i principali ostacoli geologici e le soluzioni più efficienti per la costruzione del tunnel di base: la valorizzazione dei materiali di scavo al cantiere di Villarodin-Bourget/Modane, la gestione delle acque in gallerie a La Praz, le convergenze della roccia a Saint-Martin-la-Porte e lo scavo meccanizzato a Chiomonte.

Nella fase attuale servono come vie di accesso al cantiere del tunnel di base, mentre con il tunnel operativo avranno funzione di gallerie per l’accesso della manutenzione e di sicurezza.

Uso sostenibile delle risorse

Una componente importante della politica ambientale di TELT è l’attenzione all’utilizzo delle materie prime, al loro riutilizzo per favorire l’economia circolare e un minore dispendio di risorse della collettività e alle modalità responsabili di produzione per diminuire le emissioni del carbonio. Tutto questo secondo il principio del Life cycling thinking.

Le stazioni

Il progetto della tratta transfrontaliera della Torino-Lione prevede due stazioni internazionali, situate pochi chilometri fuori dal tunnel di base: a Saint-Jean-de-Maurienne, in Francia, e a Susa, in Italia, due strutture di nuova concezione saranno in grado di gestire lo scambio multimodale (il passaggio da un sistema di trasporto a un altro, per esempio da strada a rotaia), la diversa affluenza di passeggeri con i relativi servizi necessari (parcheggi per i diversi mezzi, come auto, bici, bus) e il collegamento con le reti di trasporto locale nelle due regioni di afferenza. 

Le stazioni internazionali pongono le montagne olimpiche della Valle di Susa e il domaine skiable delle Alpi francesi sulla rete primaria TEN-T, a poche ore dalla maggior parte delle capitali europee.

I progetti sono concepiti in un’ottica di massima integrazione con il paesaggio naturale e urbanizzato circostante e rappresentano i nodi di interscambio tra la linea internazionale e le reti locali.