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Il primo Forum delle città della nuova via della seta

Parte da Torino la metropolitana della pace, l’iniziativa che mira a realizzare il collegamento ferroviario ad alta velocità delle principali città d’Europa, Russia, Turchia e Medio Oriente fino ad arrivare a Pechino. Si è svolto il 27 novembre il primo “Forum delle Città della nuova via della seta”, promosso da Mir Iniziative in collaborazione con il Comune di Torino e l’Anci. Il progetto prevede lo sviluppo dei corridoi dell’alta velocità europea verso est, fino a raggiungere la capitale cinese, e verso il sud-est nelle aree mediorientali oggi teatro di conflitti politici e religiosi cruenti. Una volta realizzato il progetto, sarà possibile coprire i 10.500 km tra Torino e Pechino in meno di due giorni con un treno ad alta velocità. Lo scopo istituzionale del Forum è quello di coinvolgere i sindaci delle città situate negli snodi principali della futura linea ferroviaria veloce, per fare in modo che la cultura della mobilità fisica come fattore di mobilità sociale e di sviluppo venga recepito innanzitutto dal basso, a partire dalle popolazioni, e diventi poi strumento di pressione nei confronti dei governi per spingere la realizzazione di una “metropolitana della pace”.

I promotori del Forum hanno già pubblicato il libro bianco “Metro del METR, il futuro della mobilità nella regione METR” che raccoglie i contributi, e le idee di sviluppo della mobilità fra i paesi dell’area euroasiatica, di esperti e manager delle principali aziende internazionali del settore trasporti e infrastrutture, che rappresentano un fatturato complessivo di oltre 700 miliardi di euro. Il libro bianco scaturisce dal progetto della Nuova via ferroviaria della seta, che collegherà in alta velocità la Cina alla Spagna, passando per la regione che include Medio Oriente, Europa, Turchia e Russia (METR), e rappresenta la base di partenza teorica della futura metropolitana intercontinentale.
Il Forum ha insediato tre comitati di lavoro con diverse competenze e responsabilità: il primo dedicato alle infrastrutture, il secondo agli investimenti, il terzo riservato ai rappresentanti delle Città, i quali hanno elaborato uno studio di pre-fattibilità del progetto della futura linea ferroviaria e continueranno a far progredire i lavori in preparazione del prossimo Forum. L’obiettivo è di realizzare, in un arco di tempo fino al 2050, la metropolitana intercontinentale, della quale il collegamento tra Europa e Cina attraverso la Russia è uno dei corridoi principali. Il percorso individuato si sviluppa lungo la direttrice Pechino, Mosca, Minsk, Varsavia, Berlino unendosi quindi con i corridoi europei già tracciati. Torino ha ospitato fin dalla nascita il Forum delle Città della nuova via ferroviaria della seta ed è stata scelta come prima sede stabile del Forum, a cui si aggiungeranno Mosca e Kazan in Russia, Pechino e Chengdu in Cina.
Alla prima riunione del Forum hanno partecipato anche i rappresentanti dei comuni di Milano e Genova, il sindaco di Kazan Ilsur Metshin, il direttore generale del comune di Rostock (Germania) Robert Stach e il vice sindaco di Lodz (Polonia) Ireneuusz Jablonski. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha portato il consenso dell’Italia all’iniziativa, mentre l’ex ministro degli Esteri della Russia Igor Ivanov, il vice presidente delle ferrovie russe Alexander Misharin e l’ex Segretario generale della Lega Araba Amre Moussa hanno auspicato un accordo a livello internazionale, come quello siglato di recente tra Russia e Cina per lo sviluppo del collegamento ad alta velocità fra i due Paesi. Alle tre sessioni di discussione hanno inoltre contribuito, tra gli altri, il presidente di Intesa Sanpaolo Gianmaria Gros-Pietro, il Vice President Affari Internazionali di Ferrovie dello Stato italiane Alberto Mazzola, il Direttore Generale del Tunnel Euroalpin Lyon-Turin Mario Virano e il Direttore Generale di Crec, la principale industria cinese di costruzione in ambito ferroviario, Yao Guiquing. Il sindaco Fassino ha annunciato la sottoscrizione nel pomeriggio da parte dei rappresentanti di Italia, Germania, Polonia, Romania, Federazione Russa e Ungheria dei principi e degli obiettivi del forum nella Carta di Torino.
 

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