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hanjin logistica - logistique
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Nuovi scenari per la logistica internazionale

Ad aprile scorso il Presidente di TELT Du Mesnil e il Direttore Virano hanno accolto alla stazione logistica di Saint-Priest, vicino a Lione, un treno merci partito dalla Cina quindici giorni prima.
L’obiettivo della «Wuhan Asia Europe Logistics», la compagnia che ha lanciato il servizio, è rendere permanente questo viaggio con un servizio di tre convogli al mese, coprendo in sette giorni la tratta che attraversa Kazakistan, Russia, Bielorussia, Polonia e Germania.

Il caso Hanjin

Nello stesso periodo la settima compagnia al mondo di trasporto navale di container iniziava l’ultima fase del proprio declino. Il 31 agosto infatti la sud coreana Hanjin Shipping ha presentato istanza di fallimento lasciando in mare 85 navi cariche di merci per una cifra intorno ai 14 miliardi di dollari. Questo avvenimento rappresenta un duro colpo per il commercio mondiale ma, secondo gli analisti, il caso Hanjin è la punta dell’iceberg di un settore in pessime condizioni.
Dal 1956, quando il primo container è stato imbarcato su una nave, questa industria è cresciuta in modo inarrestabile e nella decade scorsa gli armatori, spinti da bassi tassi d’interesse, hanno ordinato nuove navi di stazza via via maggiore. Tuttavia oggi devono fare i conti con una crescita del commercio mondiale che il WTO stima solo 1,7% (la più bassa dal 2009), che porterà il comparto a chiudere il 2016 in rosso.

Mosca – Kazan

In questo scenario qualcosa si muove ed è la ferrovia. Gli investimenti in corso sull’asse euroasiatico, con la Cina come capofila, hanno l’obiettivo di riorganizzare i trasporti via terra in alternativa a quelli navali. Infatti la delocalizzazione della produzione, pur in questa fase di stagnazione, non può arrendersi all’indebolimento del sistema navale. Inoltre i primi tentativi hanno dimostrato che la traversata ferroviaria da Est a Ovest può essere gestita con costi e tempi molto vantaggiosi, sviluppando i territori intermedi serviti dal treno.
Un segnale forte è lanciato dalla China Railway, l’operatore nazionale della Repubblica Popolare, che ha stipulato un accordo con la russa Sinara Group per la costruzione della linea ad alta velocità Mosca-Kazan (770 KM). Al momento in Russia non esistono linee simili e questo progetto può rappresentare un’opportunità per connettere l’Europa con la rete di ferrovie ad alta velocità più estesa al mondo, quella cinese appunto, pari a 19.000 KM.
La necessità per l’Italia di entrare in questi corridoi intercontinentali è fondamentale, dato che nell’ultimo decennio l’economia italiana è stata tenuta a galla proprio grazie all’export. È importante che FS abbia in corso negoziati con i partner russi e l’iniziativa di Torino non può che rafforzare queste prospettive, guardando in primo luogo al Corridoio Mediterraneo.

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