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Bilancio di sostenibilità 2020, un detector dello sviluppo sostenibile di TELT

Gestione responsabile delle risorse e dei materiali di scavo, etica e lotta alla corruzione, impegno per il territorio, salute e sicurezza sul lavoro. Sono i pilastri dell’azione di TELT indicati nel Bilancio di sostenibilità 2020. Una mappa partecipata degli obiettivi strategici che la società ha costruito per la prima volta attraverso un processo di coinvolgimento degli stakeholder.

I numeri raccontano di un anno in cui, nonostante la pandemia, il lavoro negli uffici e nei cantieri non si è mai fermato grazie all’applicazione di rigorosi protocolli sanitari e al supporto degli strumenti informatici. La crisi sanitaria è stata anche uno stimolo di rinnovamento: a luglio 2020 è nata la Direzione Sviluppo Sostenibile e Sicurezza che è diventata un traino sui temi dei Sustainable Development Goals UE in tutti gli ambiti della società.  Ed è proprio la direttrice, Manuela Rocca, a raccontare i fattori chiave del Rapporto in un video.

In questo quadro nel corso del 2020 l’opera è stata alla base di un maggior valore economico generato rispetto al 2019 (+ 50 milioni di euro), con una crescita dei lavoratori sui territori progressivamente all’attivazione dei cantieri: in Francia TELT è stato il terzo datore di lavoro della Maurienne. Sul fronte della tutela ambientale poi, TELT ha consolidato il sistema di gestione ambientale per l’intero corso dei lavori affidando tutti i contratti e ha posto obiettivi sfidanti per l’utilizzo di energie rinnovabili sui cantieri, il riutilizzo delle acque e dei materiali di scavo in un’ottica di economica circolare. Senza dimenticare gli impegni per la biodiversità con 25 progetti attivi nei due Paesi. Tutela che si declina anche nella sicurezza sul lavoro su cui è stato definito il programma “Mission S”, con l’ambizioso obiettivo di “mortalità Zero”.

Un rigore che si applica anche nelle azioni per la trasparenza e la lotta alla corruzione. Per questo TELT condivide con le società di Direzione lavori, le imprese impegnate nei cantieri e i loro subappaltatori, le stesse regole di rigore etico e ambientale per creare una catena di fornitori responsabili: nell’anno appena trascorso 748 fornitori, di cui 455 francesi, si sono sottoposti alla procedura Antimafia prevista su tutti i cantieri dell’opera. Inoltre sono stati integrati, come allegati contrattuali annessi al Codice etico, il Patto di Integrità e di Sostenibilità delle aziende della Torino-Lione e il dispositivo di whistleblowing.

Non ultima l’attenzione alla ricerca e all’innovazione che vede una crescita delle collaborazioni con università ed istituti di ricerca internazionali (+190.000 euro alla ricerca, 22 progetti e 12 partnership).

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