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Veritav
Veritav

L’osservatorio realizza “Veritav”

Docenti universitari, tecnici ed esperti nei vari settori, riuniti in un video per spiegare la “verità” sulla realizzazione e sulle potenzialità della linea Torino-Lione. Si chiama non a caso VeriTav il filmato di 17 minuti autoprodotto dall’Osservatorio sulla nuova linea ad alta velocità, anche per rispondere ai contenuti della trasmissione Scala Mercalli andata in onda alla fine di marzo, in seconda serata su Rai3. “Nel video – spiega il commissario di governo per la Torino-Lione, Paolo Foietta – si possono ascoltare i contributi di tecnici dell’Arpa, docenti del Politecnico, dell’Università di Torino e della Bocconi, responsabili delle Ferrovie dello Stato, e della società di trasporti Ambrogio, oltre all’ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli e Louis Besson, capo della delegazione francese della Conferenza intergovernativa”.

TEMI

Ogni esperto analizza e approfondisce i temi di sua competenza: dalle questioni ambientali a quelle trasportistiche, economiche e della legalità. “Come svizzeri e austriaci stanno costruendo le gallerie per supportare nel futuro la crescita del traffico, altrettanto dobbiamo fare con la Francia – spiega nel filmato Roberto Zucchetti, docente all’università Bocconi – oggi il traffico tra il Piemonte e la Francia c’è, ma passa quasi tutto su gomma. Quindi il primo risultato della nuova galleria sarà portare circa un milione di camion dalla strada alla ferrovia. Se non facessimo la galleria il risultato sarà che le merci dalla Lombardia probabilmente faranno un giro più lungo e passeranno dal San Gottardo o dal Brennero. È il Piemonte che rimane come chiuso dentro un sacco, isolato”. Per quanto riguarda la linea storica i tecnici sottolineano poi che non potrà mai essere economicamente competitiva, vista la forte pendenza che impedisce il traino di pesi sopra una certa quantità. Livio Ambrogio, presidente Ambrogio Spa, rileva poi che per un operatore “il Frejus è storico e affascinante, ma è improponibile dal punto di vista dei costi”, perché via Sempione o Gottardo si può trasportare il doppio delle merci alla metà del costo.

NOTAV

Il video tocca anche il tema della legalità, connesso alle proteste dei No Tav: l’ex procuratore Caselli ribadisce che il dissenso verso l’opera è una cosa, ma “singoli soggetti che praticano azioni violente contro il cantiere sono assolutamente fuori dalla democrazia e dalla legalità”. In Francia invece “la popolazione ha la consapevolezza che bisogna spostare il traffico merci sulla ferrovia” riferisce Louis Besson sottolineando anche le ricadute sul lavoro: il cantiere francese ha superato i 400 addetti e la Valle della Maurinne ha visto “una diminuzione del tasso di disoccupazione”. Dal punto di vista ambientale gli esperti dell’Arpa evidenziano nelle interviste il grande lavoro di monitoraggio che si sta svolgendo al cantiere del cunicolo esplorativo della Maddalena a Chiomonte, sottolineando come i parametri siano tutti nella norma, a partire da quelli sulla concentrazione di fibre di amianto, sempre ampiamente al di sotto dei valori limite.
“Le linea ad alta capacità sono la scelta più moderna, strategica e ambientalista dell’Europa” conclude il commissario Foietta ricordando che nel vertice bilaterale dello scorso 8 marzo “è stata assunta la scelta definitiva di avvio dei cantieri”. La chiusura è sui costi dell’opera: “i 400 milioni per la protezione dei cantieri e di chi ci lavora – rileva Foietta – è da addebitarsi esclusivamente al movimento No Tav, e questi sono davvero soldi sprecati”.

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