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Vie della seta - CINA-USA
Vie della seta - CINA-USA

L’Italia e le vie della seta

Si è svolto il 23 febbraio a Roma l’incontro L’Italia e le vie della seta, organizzato da Limes e dal gruppo Ferrovie dello Stato italiane in occasione dell’uscita del numero Cina-Usa, la sfida. Il convegno ha approfondito il ruolo e le opportunità economiche per l’Italia lungo le nuove vie della seta terrestri e marittime, analizzando i rapporti economici Italia-Cina, anche alla luce del progetto infrastrutturale e commerciale Belt and Road Initiative approvato nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping.
Le nuove vie della seta copriranno più della metà della popolazione mondiale, tre quarti delle risorse energetiche globali, economicamente il 40% del PIL totale del globo e costituiranno un’opportunità anche per il nostro Paese. Aspetti sottolineati da Mario Virano, Direttore Generale di TELT, nell’articolo pubblicato da Limes, L’Ue e l’Italia non perdano il treno della via della seta, e nel suo intervento a Palazzo Giustiniani:

L’inserimento in questo grande mercato globale è un’opportunità che non possiamo perdere” – ha osservato, ricordando l’arrivo a Lione del primo treno merci cinese – È un segnale inequivocabile: il mercato c’è, l’interscambio economico tra Europa e Cina vale 500 miliardi di euro l’anno. C’è molto lavoro da fare non solo nella costruzione della nuova infrastruttura, ma anche agendo sull’esistente e migliorando gli aspetti tecnici e burocratici per la gestione delle infrastrutture che già ci sono.

Gli interventi

“Le nuove vie della Seta rappresentano per l’Italia, e per il gruppo FS Italiane in particolare, una grande opportunità – ha aggiunto Maurizio Gentile, AD di Rete Ferroviaria Italiana – Oggi le attività all’estero del Gruppo costituiscono il 13% dei ricavi complessivi, ma l’obiettivo è raggiungere il 23% nel 2026”. Carlo Carganico, AD di Italferr, si è concentrato sul ruolo della tecnologia italiana: “In particolare quella dell’Alta Velocità, davvero all’avanguardia. Attraverso le nostre tecnologie innovative abbiamo cercato di superare quelle barriere tecniche che impediscono la circolazione da un paese all’altro. Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, può dare il suo contributo per far sì che questi treni viaggino per 8mila km senza incontrare limitazioni tecniche”. Infine Paolo Costa, Presidente dell’Autorità Portuale Venezia, ha evidenziato come la via della Seta marittima tratti il 95% del traffico tra Europa ed estremo oriente. “L’Italia si trova sul percorso che garantisce il costo minimo di trasporto e logistico sulla relazione Europa-Cina – ha spiegato – purché si accetti di sfruttare il nodo marittimo alto Adriatico, combinando l’offerta del porto di Venezia con quella di Koper-Trieste”.

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