Giovedì 8 settembre si è svolto in Comune a Torino un incontro istituzionale tra il coordinatore dell’Unione Europea per il corridoio Mediterraneo, Laurens Jan Brinkhorst, il presidente francese della Commissione intergovernativa per la Torino-Lione, Louis Besson, e il sindaco Chiara Appendino.
“Siamo stati accolti bene – ha dichiarato Besson – C’è stato uno scambio di opinioni, la sindaca ha ribadito la posizione contraria della sua amministrazione ma è consapevole che la Torino – Lione non rientra tra le competenze territoriali e non è la contrarietà di un Comune a poter bloccare i cantieri. Non è perché portiamo il punto di vista dell’Ue che ci tiriamo indietro di fronte alle domande dei territori, a maggior ragione di una città importante come Torino”. Il coordinatore europeo Brinkhorst ha aggiunto di aver portato all’incontro alcuni elementi nuovi, “come lo stato dei cantieri – ha precisato – ben più avanzato di quanto non pensasse la sindaca, e l’impegno del parlamento italiano e di quello francese a portare a termine la ratifica entro gennaio 2017. A luglio partiranno i lavori per l’opera principale della Torino – Lione, il tunnel di base del Moncenisio. Abbiamo ribadito la disponibilità a sostenere, nell’ambito del progetto, le opere per il nodo di Torino e la sindaca si è dimostrata felice di questo”.
Il coordinatore europeo ha tenuto a rappresentare ad Appendino non solo il punto di vista della Francia e dell’Italia, “ma anche della Spagna, della Slovenia, della Croazia e dell’Ungheria – ha concluso – Paesi che attendono il completamento di un’opera che sarà al servizio del 18% della popolazione europea in regioni che rappresentano il 17% del PIL continentale. L’Unione europea non assegna 4 miliardi di fondi comunitari per un progetto in cui non crede”.
Il sindaco di Torino, pur ribadendo la contrarietà all’opera, si è resa disponibile al dibattito da un punto di vista scientifico e non ideologico.

12 risultati dei cantieri della Torino-Lione nel 2024
L’anno si chiude con 12 buone notizie per il cantiere unico che, nel 2024, ha fatto registrare un volume di lavori eseguiti di circa un miliardo di euro.