Niente amianto a nessun valore ambientale fuori dai limiti previsti dalla legge al cantiere del cunicolo esplorativo della Torino-Lione a Chiomonte, in Val di Susa. È quanto riporta il rapporto dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Piemonte. L’Arpa anche nel corso del 2015, così come disposto dal Cipe, ha infatti monitorato il cantiere non solo per quanto riguarda l’eventuale amianto che la fresa potrebbe incontrare nelle rocce procedendo nello scavo del tunnel geognostico, ma anche per l’impatto su acqua, aria e tutti gli aspetti ambientali che possono coinvolgere il territorio.
In particolare per quanto riguarda il capitolo amianto, sono stati svolti 14 sopralluoghi e tredici giornate di campionamento di materiale prelevato in diversi punti del cantiere: dall’ingresso del cunicolo, nella ghiaia depositata nella zona del transito merci, vicino al parco archeologico, nelle rocce e anche nelle acque reflue in uscita dal depuratore di Telt. “In conclusione – si legge nel rapporto Arpa – sulla base dei dati disponibili, non sono stati rinvenuti minerali riconducibili a pietre verdi all’interno del cunicolo”. Nessuna anomalia ambientale anche per quanto riguarda le risorse idriche, l’aria, il rumore e le vibrazioni. In particolare nel corso dell’anno appena trascorso sono state eseguite verifiche settimanali dei dati relativi alle concentrazioni di Pm10 nell’aria, valutando la coerenza dei dati con quanto previsto nel Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA). A questo si sono aggiunte due campagne in parallelo con il Laboratorio Mobile presso il sito di Chiomonte – Scuola, una nel periodo primaverile e l’altra in quello autunnale, in cui per 20 giorni sono stati monitorati vari parametri nell’aria. Non solo. È stato anche fatto un confronto tra il laboratorio Arpa e quello che effettua le pesate dei filtri Pm10 per conto di Telt. Tali verifiche sono state predisposte anche per approfondire l’eventuale causa delle differenze osservate per il parametro polveri Pm10 durante le campagne in parallelo: infatti, pur non evidenziando particolari criticità, i valori di Telt sono risultati nel sito di confronto generalmente più elevati rispetto alle rilevazioni di Arpa, soprattutto negli anni precedenti, con una discrepanza minore nel corso del 2015.
Secondo l’ente per la protezione ambientale si può ancora migliorare qualcosa sul fronte del rumore. Le verifiche effettuate hanno mostrato una criticità relativamente al solo sito della Borgata Clarea, una zona non abitata e monitorata solo in via precauzionale, dove si è registrato un incremento dei livelli sonori nel periodo notturno rispetto a quanto rilevato prima dell’attivazione del cantiere. Per questa ragione, a partire dal febbraio 2015, sono state realizzate da Telt alcune opere di insonorizzazione sulla tramoggia del nastro trasportatore dell’impianto di smarino, concluse nel mese di novembre 2015. Nello specifico, Arpa ha comunque chiesto a Telt di effettuare ulteriori valutazioni. Non sono emerse altre criticità rispetto al rumore. Per quanto riguarda il monitoraggio ambientale in totale lo scorso anno Arpa ha attivato tre tavoli tematici con Telt, svolto 25 i sopralluoghi e 17 relazioni tecniche.
Le indagini archeologiche preventive lato Italia
Le attività si svolgono nella Piana di Susa con la supervisione della Soprintendenza.